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Copyright © 2025 Maurilio Ravazzani
INDICE
PREFAZIONE
L'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI) è il primo Ordine nazionale, una delle più alte onorificenze che lo Stato italiano conferisce ai suoi cittadini, simbolo di un riconoscimento pubblico per coloro che, con il proprio impegno, hanno contribuito significativamente al progresso sociale, culturale, economico e scientifico del Paese.
Dietro a questo titolo, che nella sua formalità può sembrare esclusivamente un onore simbolico, si nascondono questioni più profonde, relative all’analisi dell’istituzione stessa, del suo ruolo e della sua funzione all'interno della società italiana.
L'OMRI non è solo un riconoscimento, ma un simbolo che, nel corso dei decenni, ha attraversato la storia e le trasformazioni del nostro Paese, raccontando il rapporto tra individuo e collettività, tra impegno personale e benessere comune, tra il singolo e la Nazione.
Perché scrivere questo libro? Perché, seppur il merito sembri a volte un concetto scontato o addirittura ridondante, esso deve essere compreso meglio, soprattutto in un’epoca in cui i valori fondamentali della Repubblica sembrano spesso messi in discussione.
Oggi, infatti, assistiamo a una pluralità di modelli di successo che non sempre rispecchiano i principi della meritocrazia, in cui l’efficacia, la qualità del lavoro, e il contributo alla società vengono talvolta sostituiti da dinamiche superficiali o da visibilità effimera.
In questo contesto, l’Ordine rappresenta un ancoraggio ai valori fondanti della nostra Repubblica: quello del servizio, dell'integrità, della dedizione al bene comune.
Questo libro vuole, dunque, rispondere alla necessità di riportare l'attenzione sulla centralità del merito come valore intrinseco e dinamico, in grado di far crescere la società e di orientare il cambiamento.
Scrivere su questo riconoscimento significa anche riflettere sul significato che attribuiamo al merito e alla sua importanza per la costruzione di un futuro collettivo più giusto e prospero: non si tratta solo di premiare chi ha eccelso in un campo particolare, ma di ribadire che ogni azione positiva, ogni contributo costruttivo, ogni dedizione verso il bene comune è un atto che merita di essere riconosciuto e valorizzato.
Inoltre, l’Ordine è anche un testimone della nostra evoluzione: la sua istituzione nel 1951, immediatamente dopo la Seconda guerra mondiale, segna una volontà chiara di ricostruire un Paese devastato dal conflitto, di guardare al futuro con fiducia e speranza.
La sua genesi si intreccia con quella dell’Italia repubblicana, riflettendo le sfide politiche, economiche e sociali che il Paese ha affrontato nel corso dei decenni, mentre la sua evoluzione, infatti, segue i cambiamenti della società italiana, cercando di adattarsi alle nuove necessità e di premiare quei valori che più rispondono ai bisogni della comunità in ogni periodo storico.
La pubblicazione vuole anche esplorare il ruolo che l'OMRI ha avuto: non solo di premiare l'eccellenza isolata, ma di riaffermare l'importanza del contributo di ciascun individuo al benessere collettivo.
Chi è ammesso nell'Ordine non è solo un soggetto che ha raggiunto un traguardo, ma un testimone di come la dedizione e l’impegno possano incidere profondamente sulla comunità e sulla storia del Paese.
Descrivere, illustrare, argomentare su questo tema è anche un atto di riflessione sui tempi attuali, che tendono a smaterializzare il valore del lavoro e a ridurre la comprensione del "merito" a logiche esclusivamente economiche o di visibilità: è pertanto necessario ricordare l’importanza di un sistema che riconosca e premi quei comportamenti e quelle azioni che vanno al di là del profitto immediato, celebrando il valore dell'integrità e dell'impegno a lungo termine.
In conclusione, l’opera non si limita a raccontare l’OMRI come un riconoscimento, ma vuole stimolare una riflessione più ampia su cosa significa, oggi, "merito" in Italia, attraverso nuovi modelli di impegno sociale, per riscoprire la forza di un sistema che premia il contributo positivo, il sacrificio, e la visione di coloro che, nel loro operato quotidiano, costruiscono la nostra Nazione.
PRESENTAZIONE
Con grande piacere e profonda emozione, presento "Al Merito della Repubblica", opera magistrale di Maurilio Ravazzani.
Questo volume rappresenta una riflessione profonda e dettagliata sull'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il nostro primo Ordine cavalleresco, simbolo di eccellenza, impegno e dedizione ai valori fondanti della nostra Nazione.
L'Ordine incarna l'ideale di una Repubblica che riconosce e valorizza il merito, nelle sue forme più nobili, quali l'impegno civile, il progresso culturale e scientifico, e l'integrità morale.
Questo libro, attraverso un percorso storico e culturale dettagliato, celebra non solo la straordinaria eredità dell'OMRI ma anche le figure esemplari che, grazie al loro operato, hanno reso l'Italia un Paese migliore.
L'autore analizza con grande rigore non solo la genesi e l'evoluzione dell'Ordine, ma anche il significato profondo del merito nella cultura italiana e il ruolo di questa onorificenza nel promuovere i principi di coesione sociale, democrazia e progresso.
Maurilio Ravazzani ci invita a riflettere su come il riconoscimento del merito non sia semplicemente un atto simbolico, ma un richiamo al dovere e alla responsabilità collettiva, un ancoraggio ai valori della nostra Costituzione.
Questo volume rappresenta anche un'eredità preziosa per le nuove generazioni, affinché possano trovare ispirazione nei valori del merito, dell'onestà e del servizio al bene comune.
Ringrazio l’autore per il contributo straordinario che ci ha donato attraverso questa opera, che arricchisce la storia e il prestigio dell’OMRI e concludo con un augurio: che questa opera possa trovare ampio riconoscimento, perché i suoi contenuti e i suoi ideali meritano di essere conosciuti e condivisi in ogni angolo del nostro Paese.
Presidente dell'Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica
“Assocavalieri”
L’ORDINE
AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana - OMRI - è un alto riconoscimento ufficiale conferito dallo Stato italiano a quei cittadini, italiani e stranieri, che si sono distinti per merito civile, sociale, culturale o scientifico, contribuendo in maniera significativa al miglioramento e al progresso della società.
L’OMRI rappresenta un simbolo profondo del patrimonio valoriale della Repubblica italiana, incentrato sulla meritocrazia, la giustizia sociale e l’uguaglianza.
Il suo valore trascende il semplice atto di premiare, estendendosi a un messaggio di coesione sociale, di inclusività e di rispetto per il bene comune.
La sua istituzione risale al 1951 e si distingue da altri ordini cavallereschi per il suo carattere prevalentemente civile e il fatto che non richiede un'azione militare per essere conferito.
IL PROFILO SIMBOLICO
L'Ordine al Merito della Repubblica Italiana riveste un profondo significato simbolico, rappresentando l'espressione ufficiale della gratitudine e del riconoscimento dello Stato verso individui che, attraverso il loro impegno e i loro meriti, hanno contribuito al progresso, al prestigio e al bene della comunità.
Simboleggia i valori fondamentali della Repubblica, quali il merito, il servizio, l'eccellenza e la dedizione al bene comune, incarnando l'ideale di una società che premia e valorizza l'impegno personale e collettivo.
Ogni onorificenza conferita testimonia sia il valore delle azioni compiute dal destinatario, che l'importanza che la Repubblica attribuisce a questi esempi, capaci di ispirare la società e rafforzare i legami di appartenenza alla comunità nazionale.
Attraverso i suoi simboli, i suoi riti e le sue tradizioni, l'OMRI diventa un mezzo per perpetuare e celebrare la memoria di chi si è distinto, creando un legame ideale tra le istituzioni dello Stato e i cittadini, fondato su valori condivisi e sull'aspirazione a un bene superiore.
L’ISTITUZIONE
L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è un'istituzione pubblica onorifica disciplinata dalla Legge n. 178 del 3 marzo 1951.
L'assegnazione di un titolo cavalleresco pubblico - privo di effetti economici o patrimoniali - nell'ambito dell'OMRI è un atto amministrativo discrezionale, fondato su una valutazione di merito e formalizzato tramite decreto presidenziale pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non è ammesso l’ “accesso agli atti”.
Il conferimento dell’OMRI non è un atto impugnabile in quanto espressione discrezionale del Consiglio dell’Ordine, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Repubblica, che ne è il Capo.
Gli scopi, l'organizzazione interna e le modalità di conferimento o revoca delle onorificenze sono stabiliti dalla legge istitutiva, che ne definisce anche il carattere strettamente personale e non alienabile, oltre alla possibilità di revoca per condotte incompatibili con la dignità del titolo.
La gestione amministrativa è affidata alla Cancelleria dell’Ordine, responsabile dei registri ufficiali e delle relative procedure.
L’ORDINE AL MERITO
NELLA CULTURA ITALIANA
L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è profondamente radicato nella cultura e nell’identità nazionale ed è diventato, nel corso del tempo, un’icona del riconoscimento del valore e dell’impegno civico.
La cultura italiana ha una lunga e complessa storia legata all'idea di "merito", un concetto che si intreccia con le tradizioni di nobiltà, cavalleria e onore, ma che ha saputo adattarsi ai tempi moderni, dando spazio anche a nuove forme di eccellenza.
Il sistema degli ordini cavallereschi, di cui l’Ordine al Merito è parte integrante, affonda le radici nell'Italia medievale e rinascimentale, quando il merito era spesso legato a prove di coraggio e lealtà in battaglia, ma anche alla difesa delle istituzioni e dei valori civili.
Nel corso dei secoli, il significato del "merito" si è evoluto, arrivando a includere anche il riconoscimento di coloro che si sono distinti in campi come la scienza, la cultura, l'arte, lo sport e il sociale.
L’OMRI è quindi il riflesso di un cambiamento profondo nella concezione stessa del valore umano, che non si limita più a un ideale di nobiltà di sangue, ma che celebra l’impegno civile, l’intelligenza, la dedizione al benessere collettivo.
Questa visione del “merito” si inserisce in un contesto culturale italiano che ha da sempre posto l'accento sull'importanza della cultura, dell’arte e della scienza come strumenti di elevazione della società.
La stessa Costituzione Italiana, scritta nel 1947, sancisce i principi di uguaglianza e giustizia sociale, ma anche di valorizzazione delle capacità individuali come risorse fondamentali per la crescita collettiva.
In questo senso, l’Ordine diventa un dispositivo che esprime e concretizza questi ideali, facendo di chi lo riceve non solo un esempio di eccellenza individuale, ma anche un testimone dei valori fondanti della Nazione.
IL SIGNIFICATO DI “MERITO”
Il concetto di “merito” rappresenta il fulcro attorno al quale ruota l’intero sistema di riconoscimento dell'Ordine, un principio che trova la sua concreta espressione nell’impegno e nella dedizione dimostrati in vari ambiti della vita pubblica e professionale.
Il merito è strettamente legato al contributo significativo che un individuo offre alla collettività, sia che si tratti di avanzamenti scientifici, di opere artistiche di rilievo, di successi accademici, di capacità imprenditoriali o di servizio civile. È il valore delle azioni e delle opere che determina la rilevanza del merito, trasformandolo in un elemento degno di essere riconosciuto pubblicamente e formalizzato attraverso il prestigioso conferimento.
In questo quadro, il “merito” riconosciuto dall’Ordine non è mai riducibile a una semplice espressione tecnica o professionale, ma è una sintesi tra competenza e responsabilità, tra capacità individuali e senso del dovere verso la collettività.
Esso parla di integrità, di consapevolezza del proprio ruolo e del potere che le azioni di ciascuno hanno nel migliorare il contesto in cui viviamo.
È, in definitiva, una celebrazione del talento messo al servizio del bene comune, un riconoscimento del fatto che l’eccellenza, quando è orientata verso gli altri, diventa non solo meritoria, ma esemplare.
L’ORDINE E LA PROMOZIONE DELLA
CULTURA DEL MERITO
L’OMRI svolge un ruolo fondamentale nel promuovere una cultura del merito che trova radici nella valorizzazione delle persone capaci di fare la differenza.
La cultura del merito è spesso intesa come una leva per il progresso, sia a livello nazionale che internazionale. L'Ordine, in quanto espressione di questa cultura, gioca un ruolo centrale nel creare una narrazione collettiva che si basa sul riconoscimento di coloro che, con il proprio lavoro contribuiscono alla crescita del Paese, riuscendo a superare i limiti del quotidiano per lasciare un’impronta nella società.
Il merito, inoltre, assume una dimensione temporale che va oltre l’episodio o l’azione singola. Non basta eccellere in un’occasione particolare: il “merito” riconosciuto dall’Ordine è spesso il risultato di un’intera vita dedicata a un settore, di un percorso costruito con dedizione, sacrificio e coerenza; implica una costanza nell’agire, una fedeltà ai propri principi e una visione chiara degli obiettivi da perseguire, è una qualità che richiede di essere dimostrata e confermata nel tempo, perché non si tratta di un riconoscimento formale che si esaurisce nel momento in cui viene conferito, ma di una sorta di investitura morale che chiama a un impegno continuo.
Chi è insignito dell’onorificenza è chiamato a incarnare quel “merito” anche dopo il conferimento, rappresentandolo con dignità e rispetto per i valori che lo hanno reso possibile.
