Cammino di Santiago: una staffetta per la pace.

Centinaia di pellegrini da 20 Paesi uniti in un viaggio simbolico promosso dai Cavalieri della Repubblica. Nel cuore di quest'Anno Giubilare, un progetto dal forte valore simbolico e universale ha attraversato i sentieri millenari del Cammino di Santiago: la Staffetta per la Pace, promossa dall'Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica, ha trasformato il celebre percorso in un messaggio vivente di fraternità tra i popoli.Partita da Saint-Jean-Pied-de-Port, in Francia, la staffetta ha seguito i circa 780 chilometri del Cammino Francese, il tratto più battuto della storica via. A guidare questa iniziativa due volontari pavesi, Maurilio Ravazzani e Giuseppe Richichi, che hanno saputo coinvolgere un gruppo eterogeneo di pellegrini e volontari italiani e internazionali. Il cuore dell'iniziativa è stato il simbolico "testimonium", un testimone in legno passato di mano in mano, tappa dopo tappa, come simbolo di un impegno condiviso per la pace, la solidarietà e il dialogo tra culture.Lungo il percorso, centinaia di pellegrini provenienti da oltre 20 nazioni hanno camminato fianco a fianco, dando vita a un vero e proprio movimento di speranza globale. Ogni passaggio del testimone rappresentava non solo una continuazione fisica del cammino, ma soprattutto un rinnovo spirituale dell'impegno per un mondo più giusto e pacifico.A Burgos, uno dei momenti più toccanti dell'intera iniziativa: oltre duecento messaggi scritti da pellegrini di tutto il mondo sono stati raccolti, testimonianze di un desiderio collettivo di cooperazione, ascolto e rispetto reciproco. Un mosaico di voci, culture e speranze che ha dato forma concreta al sogno di un futuro condiviso e solidale.Oltre all'aspetto fisico e simbolico, la Staffetta per la Pace ha rappresentato una profonda occasione di riflessione spirituale. In ogni tappa, incontri, momenti di preghiera, dialoghi interculturali e scambi di esperienze hanno arricchito il cammino di ogni partecipante, rendendo ogni chilometro percorso un tassello di una narrazione comune: quella della pace possibile.Accolti con calore dalle comunità locali, i pellegrini hanno portato con sé, oltre allo zaino, un messaggio potente: la pace si costruisce camminando insieme, passo dopo passo. E il Cammino di Santiago, con la sua antica storia di accoglienza e spiritualità, si è dimostrato ancora una volta un terreno fertile per iniziative capaci di unire persone e cuori.Con questo gesto concreto e profondo, Ravazzani e Richichi hanno testimoniato come, anche oggi, sia possibile trasformare un pellegrinaggio in un atto di speranza collettiva. La Staffetta per la Pace ha attraversato frontiere, lingue e culture, ma soprattutto ha tracciato un sentiero nuovo: quello verso un'umanità più unita.